SOLAR BELT
Decreto Energia: Solar Belt, le novità per il fotovoltaico
Il 31 gennaio 2024, il Parlamento ha approvato la legge di conversione, con modifiche del decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181, recante disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese. La promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese energivore e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023. Il testo comprende misure per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas e per lo sviluppo delle rinnovabili. Sono da esempio alcuni emendamenti come il Solar Belt, che prevede la semplificazione per installare impianti FV, e la Linea Diretta, che favorisce l’autoconsumo.
Con il termine di Solar Belt viene definita quell’area, anche di terreno agricolo (escluse le zone vincolate), di contorno di siti produttivi, zone industriali, commerciali e artigianali, che per legge vengono considerate aree idonee all’installazione di impianti fotovoltaici, anche a terra; purché senza vincoli culturali, le aree, anche agricole, adiacenti (entro 500 metri) ai centri di consumo di energia per uso produttivo, quali gli impianti industriali e le zone a destinazione industriale, artigianale e commerciale; anche quella di contorno delle autostrade viene incrementata a 300 metri. Su queste aree sarà sufficiente depositare al Comune una semplice dichiarazione asseverata di inizio lavori (DILA) per installare impianti fino a 1 MWp.
Rimanendo nel limite di 3 km dalle aree produttive, la potenza installabile con PAS (Procedura Abilitativa Semplificata) ed esenzione da screening in assenza di vincoli, sale a 20 MWp, purché l’installazione sia in modalità agrivoltaica. Per gli impianti di taglia superiore sarà necessaria l’Autorizzazione Unica (AU).
Questa norma appare particolarmente utile per favorire la realizzazione di impianti per autoconsumo a servizio delle imprese, consentendo ad esse di disporre di energia a costi bassi e non volatili.
Solar Belt e Linea Diretta per autoconsumo a distanza
Viene allargato l’uso della PAS per autorizzare gli impianti FV fino a 20 MWp su terreni industriali, cave e discariche recuperate, che si collegano alla rete anche in AT (prima sussisteva il solo riferimento alla MT che di fatto limitava la PAS ai 10 MWp). È stata introdotta, l’esenzione dalla verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale per gli impianti fino a 20 MW non ricadenti in aree ambientalmente sensibili.
Per aumentare le forme di autoconsumo dell’energia prodotta senza connessione alla rete pubblica, sarà possibile collegare un impianto di produzione ad un’unità di consumo, anche se situato su aree diverse e non adiacenti, con una linea di collegamento diretta (Linea Diretta) con una lunghezza non superiore a 10 km, ma al quale non possono essere allacciate utenze diverse da quelle dell’unità di produzione e dell’unità di consumo.
La linea diretta di collegamento tra l’impianto di produzione e l’unità di consumo, se interrata, è autorizzata con le medesime procedure di autorizzazione dell’impianto di produzione. La realizzazione di impianti FV in autoconsumo, tramite linea elettrica diretta appare particolarmente vantaggioso per le imprese energivore, che potranno risparmiare considerevolmente non solo a livello di quota energia ma anche dei servizi di trasporto e dispacciamento dell’energia
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(Fonte: www.qualenergia.it)