Predisposizione degli edifici alla banda ultralarga in fibra ottica.
Predisposizione degli edifici alla banda ultralarga in fibra ottica
Come accade per l’energia, per l’acqua e per il gas, ormai anche la connessione internet, meglio se con banda ultralarga è diventata uno dei beni primari delle famiglie italiane.
Un tema di grande interesse è quindi la predisposizione degli edifici alla banda ultralarga in fibra ottica (F.O.) con la tecnologia FTTH, Fiber-To-The-Home, letteralmente “fibra fino a casa”, che rappresenta il massimo attualmente disponibile in termini di tecnologia e prestazioni.
Tutto può iniziare con le regole che devono essere rispettate per la corretta predisposizione e installazione dei sistemi negli edifici di nuova costruzione così come nelle ristrutturazioni importanti.
Chiarimenti e linee guida sono state fornite in occasione dello Smart Building Expo del 2017 dove è stata presentata una guida a cura di Confindustria Digitale, Anitec Assinform, CNPI e Assimprendil Ance, dove è stata per la prima volta resa nota al pubblico l’etichetta “Edificio predisposto alla banda larga” presentata dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Questa etichetta ha lo scopo di permettere alle imprese e ai cittadini di conoscere quale è la cablatura degli immobili in base alle leggi di riferimento che sono il Testo Unico sull’Edilizia e il Decreto Sblocca Italia.
Nel dettaglio, la guida spiega quali sono i provvedimenti di legge in materia di predisposizione degli edifici alla banda ultralarga così come in tutte le regioni d’Italia e lo scopo di questa guida è diventare il punto di riferimento per il settore dell’edilizia, nonché uno strumento di consultazione e di verifica dedicato agli addetti ai lavori e non solo.
L’articolo d’interesse è il 135 bis del Testo Unico sull’Edilizia, fondamentale perché dichiara che la cosiddetta “applicazione dell’infrastruttura multiservizio FTTH ” per gli edifici di nuova costruzione e soggetti a ristrutturazione “pesante” è obbligatoria per tutte le domande presentate dopo la data del 1 luglio 2015.
Ma cosa s’intende per infrastruttura multiservizio?
La struttura multiservizio è definita come la realizzazione di “spazi installativi adeguati “ che devono essere idonei ad accogliere le diverse tipologie d’impianti di comunicazione elettronica che gli utenti sceglieranno di fare installare (ad esempio: l’impianto TV centralizzato terrestre e satellitare, l’impianto telefonico, l’impianto dati a banda larga e/o ultralarga FTTH, ecc.).
Quali sono gli obblighi nella predisposizione degli edifici alla banda ultralarga?
Innanzitutto il termine è ben specificato: devono adattarsi alla normativa tutti gli edifici dove le richieste per nuova costruzione o ristrutturazione profonda sono seguenti alla data del 1 Luglio 2015.
Il secondo obbligo interessa l’impiantistica richiesta, ovvero la tecnologia che deve essere usata nella realizzazione della dorsale dell’edificio.
Vi è infine l’obbligo alla predisposizione di un punto definito d’accesso alla rete di comunicazione elettronica che deve essere chiaramente indicato e semplice da utilizzare dagli operatori di rete, ovvero da chi fornirà il servizio di banda ultralarga e tale predisposizione deve essere certificata da un tecnico professionista.
È importante precisare che questa tipologia di impianti è assimilabile agli impianti elettronici in genere ai sensi del DM 37/08, ed è pertanto richiesta l’applicazione dell’Art. 5 dello stesso Decreto Ministeriale.
Nello specifico il comma 2 indica quando il progetto deve essere redatto obbligatoriamente da professionisti iscritti agli albi professionali, mentre negli altri casi il progetto può essere redatto (in forma semplificata) dal responsabile tecnico della ditta che esegue i lavori.
L’etichetta volontaria nella predisposizione alla banda ultralarga
Vi è la possibilità di applicare una “etichetta volontaria” quando l’edificio è correttamente predisposto alla banda ultralarga.
In questo caso il valore commerciale dell’immobile aumenta, perché si tratta di un certificato di modernità e d’adeguamento alle norme vigenti in materia. Tale certificazione può essere rilasciata solo ed esclusivamente da un tecnico autorizzato.
Il professionista dovrà infatti certificare che la predisposizione della banda ultralarga sia stata effettuata a regola d’arte e soddisfi la norma di riferimento ( previsto dalle guide CEI 306-2 e CEI 64-100/1, 2 e 3 ).
Quali sono le responsabilità dei tecnici nella predisposizione della banda ultralarga?
Quando un edificio soggetto alla normativa sulla banda ultralarga è sottoposto ad una transazione commerciale vi sono delle responsabilità dei tecnici.
Nel dettaglio, si tratta della responsabilità di chi progetta il sistema, che deve tenere conto della richiesta di realizzazione oltre anche ad un’implementazione futura, che comprende la richiesta di allegare il progetto CEI 0-2 alla domanda di agibilità dell’edificio.
Vi sono quindi responsabilità di chi firma il provvedimento amministrativo di autorizzazione alla costruzione, per gli addetti della Pubblica Amministrazione che devono controllare la presenza dell’impianto multiservizio, per poter rilasciare gli eventuali permessi per costruire.
Ovviamente l’impresa che realizza il sistema, deve realizzare le opere previste a regola d’arte e se ciò non avviene risponde in prima persona nei confronti dell’acquirente.
Vi sono infine responsabilità legate ai mediatori immobiliari e al notaio che devono verificare la presenza degli allegati idonei al progetto nel caso di transazioni immobiliari.
Se desideri ricevere informazioni più dettagliate sulla predisposizione degli edifici alla banda ultralarga o richiedere un sopralluogo per la progettazione dell’opera non esitare a contattarmi cliccando su questo Link.
Edifici nuovi o ristrutturati: l’obbligo della banda larga _ Edifici nuovi o ristrutturati l’obbligo della banda larga – Quotidiano del Condominio
Link al sito CNPI per scaricare la linea guida http://www.cnpi.eu/impianto-multiservizio-arriva-la-linea-guida-del-cnpi-2/
Link al sito ANCI per scaricare la guida completa.
Per approfondire nelle sezioni tecniche la predisposizione della banda ultralarga ecco il link al documento redatto da CasaClima in merito.