Il preventivo scritto è d’obbligo per legge
Il preventivo scritto è d’obbligo per legge
A tutti fa sapere quanto si andrà a spendere quando si ha intenzione di commissionare un lavoro, sia esso un impianto, una ristrutturazione, un rifacimento oppure una nuova opera. Spesso ci si imbatte in preventivi poco chiari, prezzi sommari e troppo indicativi, a volte anche “a voce”.
Secondo la legge, invece, vi è obbligo di preventivo scritto per tutti quei professionisti registrati e iscritti a un ordine oppure autorizzati ufficialmente da enti e organi superiori a svolgere determinati lavori: elettricisti, commercialisti, periti, ingegneri, architetti, ecc.).
La legislazione riguardante l’obbligo di preventivo: le due leggi principali
Esistono principalmente due normative fondamentali che regolamentano la materia inerente l’obbligo di preventivo scritto da parte dei professionisti e aziende:
- Nei suoi articoli la Legge 1/2012 esprime due punti essenziali, ossia la totale abrogazione dei prezzi professionali e la transazione della quota al momento dell’assegnazione della mansione. Con questa clausola, il professionista e il cliente possono stabilire liberamente le quote, ma in modo equo in base al servizio da svolgere e al rilievo del lavoro da eseguire. Ciò vuol dire che non sempre sono ammessi prezzi standardizzati, ma è bene che il professionista indichi e quantifichi esattamente in cosa consiste l’intervento, sia dal punto di vista pratico che economico.
La Legge 124/2017, invece, va a modificare l’articolo 9 della normativa del 2012:
- nel decreto legge si introduce il vincolo di preventivo delle spese previste in forma scritta o digitale da parte del professionista. Questo elemento esprime che il prezzo dei servizi professionali proposti deve essere concordato tra gli stessi interessati secondo il regolamento previsto, al momento del conferimento dell’incarico, attraverso anche una dichiarazione obbligatoria sia di tutte le spese, sia della complessità del servizio che il professionista andrà a compiere. Inoltre, all’interno del preventivo dovranno essere esposte le indicazioni relative alla copertura assicurativa per eventuali danni causati durante l’attività svolta. In breve, ciò sottintende come ciascun preventivo debba essere commisurato sulla base del lavoro da svolgere, della sua complessità e delle eventuali condizioni operative.
Il preventivo, logicamente, può essere sostituito direttamente da un contratto sottoscritto da entrambe le parti oppure da una comunicazione tramite email che riporti i contenuti previsti dalla legge, nello specifico la dicitura relativa al tipo di incarico, le indicazioni sulla sua complessità, le spese stimate, i tempi di esecuzione e il compenso stabilito.
Cosa succede se non c’è preventivo scritto?
Diciamo subito che la mancanza del preventivo scritto non è un reato e la legge non si esprime in merito. Non vi è sanzione, ma ciò che verrebbe violato è il cosiddetto codice deontologico ed etico. Va ricordato che il preventivo deve essere espressamente accettato dal cliente e quindi già di per sé questo principio invita ad avere una traccia di quanto proposto in via preventiva.
La mancanza del preventivo scritto può portare alla disciplina di eventuali spiacevoli situazioni poiché né il fornitore né il cliente possono impugnare alcuna carta per far valere le proprie ragioni in caso di contestazione sull’effettuazione dei lavori. Inoltre, in sede di giudizio, il giudice dovrà attenersi alle testimonianze e valutare il valore del lavoro in “via equitativa” potendo così scontentare entrambe le parti. In questo caso, infatti, le tariffe del professionista vengono poste in secondo piano e non considerate nello specifico caso.
Come formulare un buon preventivo, giusto e professionale
Il preventivo serve per informare il cliente relativamente al prezzo da pagare per l’esecuzione di un lavoro o servizio, ma anche per capire di più sulla realizzazione delle opere. Per il professionista, invece, identifica il proprio incasso in seguito alla prestazione d’opera.
Il preventivo si compone di una parte oggettiva (ad esempio i costi puri di materiali, imposte, eventuali oneri stabiliti) e di una parte soggettiva, quest’ultima relativa alla manodopera e a eventuali costi extra da considerare in base alla situazione contingente.
- Stabilire il compenso non è sempre semplice, perché questo può dipendere da varie situazioni, ma “mettere nero su bianco” serve proprio a evitare disguidi e far capire che il prezzo proposto deriva da un’analisi attenta.
- Il primo passo da fare per formulare un preventivo giusto e professionale riguarda la raccolta delle informazioni, magari prevedendo un sopralluogo allo scopo di capire lo stato dell’arte delle cose e lo scenario che si presenta, sul quale dover poi intervenire.
- Per redigere un buon preventivo è necessario ascoltare il cliente, le sue esigenze, capire ciò che si aspetta, quindi, raccogliere più informazioni possibili sul luogo in cui andranno eseguiti i lavori.
Con queste indicazioni è ora opportuno elaborare un’idea di progetto che possa portare il professionista a sviluppare l’offerta da sottoporre all’attenzione del committente.
Un preventivo deve avere una sua numerazione, una data, l’indicazione della sua validità temporale, la specifica di ciò che comprende nel prezzo finale, la dicitura chiara di cosa non considera, il costo dei materiali, quello della manodopera, eventuali extra da considerare e le quote relative a costi accessori e imposte.
Come trattare le spese extra?
Per garantire un preventivo più trasparente e corretto nei confronti del cliente è bene elencare nello stesso tutti i costi, previsti sin dall’attribuzione della mansione. Alcune di queste spese straordinarie sono le eventuali trasferte e il tempo previsto di permanenza, i vitti, gli alloggi e anche i trasporti. Questi costi rientrano negli extra e potrebbero dar adito a incertezza e quindi potrebbero rientrare solo sommariamente in un preventivo di massima.
Un esempio sono i noleggi delle attrezzature: un professionista potrà stimare 3 giorni per eseguire un lavoro, ma se dovesse piovere i tempi potrebbero prolungarsi e sarebbe necessario un giorno in più di noleggio. Di altri esempi ve ne sono infiniti, ma il senso è che pure un preventivo di massima dovrà prevedere le spese extra qualora ve ne fossero.
Affinché la comunicazione sia onesta e chiara tra entrambi i soggetti interessati; poiché è nel loro interesse reciproco. E’ rilevante che tutti i prezzi siano a diretto carico del cliente ed espressi in modo inequivocabile, soprattutto indicati con criterio; in base al contesto e alla mansione che verrà svolta dal professionista.
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