Cos’è il sistema di videosorveglianza e perché installarlo?

Sappiamo tutti cos’è una videocamera, ma cos’è il sistema di videosorveglianza? Perché installare un impianto di videosicurezza TVCC?
In questo articolo vediamo cos’è il sistema di videosorveglianza nel concetto, ma anche nelle sezioni e nell’uso, approfondendo i diversi motivi che possono spingere a installarlo in casa o in altri luoghi.

Obblighi normativi per installare un sistema di videosorveglianza

Ricordo che per eseguire l’installazione di un sistema di videosorveglianza occorre rispettare una serie di norme e regole tecniche.
Il DM 37/2008, fornisce le disposizioni in materia d’installazione degli impianti all’interno di edifici, individua delle specifiche prescrizioni:

  • I progettisti di impianti (art. 5 lettera e) devono realizzarli secondo la regola dell’arte (conformità alla normativa e alle regole dell’UNI, CEI, ecc…);
  • Gli installatori (art. 7) devono rilasciare apposita dichiarazione di conformità Di.Co.;
  • Il committente (art. 8) è tenuto ad affidare i lavori ad imprese abilitate e ad adottare le misure necessarie per mantenere le caratteristiche di sicurezza previste (art. 8 comma 2).
  • Riferimento lettera circolare n. 279/2013 del consiglio nazionale degli ingegneri CNI.

Cos’è il sistema di videosorveglianza

Il sistema di videosorveglianza, o impianto di videosorveglianza è un insieme di componenti che vengono assemblati insieme per creare una soluzione di sicurezza per gli ambienti. Il sistema permette infatti di visualizzare, e quindi registrare su determinati supporti, le immagini che vengono riprese dalle videocamere di sicurezza.

EVAC

Perché installare un impianto di evacuazione sonora (EVAC)

EVAC è la sigla di Emergency Voice Alarm Communication, ovvero l’impianto di evacuazione sonora che provvede a emettere una messaggistica sonora in caso di emergenza.
Il sistema permette infatti di diffondere preziose informazioni in caso di evacuazione e di migliorare la sicurezza di ogni stabile.
In questo articolo tecnico approfondiamo cos’è l’EVAC, cosa significa impianto EVAC, qual è la normativa di riferimento e quali benefici porta questo sistema sonoro in termini di sicurezza.

Cos’è l’EVAC?

L’impianto di evacuazione sonora o impianto EVAC (Emergency Voice Alarm Communication), è un sistema avanzato, che adempie alle normative EN 54-16 ed EN 54-24.
L’impianto EVAC ha la capacità di autodiagnosi continua dei propri componenti e ridondanza totale: anche il guasto di una o più parti non pregiudica la diffusione del messaggio di emergenza.

Perchè installare un impianto di evacuazione sonora?

Un impianto EVAC è indispensabile negli ambienti con grande presenza di pubblico, come ad esempio le metropolitane, le strutture sanitarie o i grandi parchi commerciali, per garantire un sistema di diffusione sonora e di allarme in grado di gestire le emergenze.
Tutto parte dalla consapevolezza che in una situazione di pericolo, la gestione delle comunicazioni è di fondamentale importanza.
I sistemi tradizionali ottico acustici come le insegne luminose, le sirene o i lampeggianti possono infatti fornire informazioni parziali sull’evento in atto e non spiegare chiaramente come le persone devono comportarsi in caso di emergenza.
In particolare, nei locali affollati l’emissione sonora e l’interpretazione del segnale potrebbero contribuire ad aumentare la preoccupazione delle persone coinvolte, influendo in modo negativo sulla gestione dell’emergenza.
Installare un impianto di diffusione sonora di emergenza consente invece di veicolare informazioni chiare, complete e comprensibili sulle azioni che devono essere intraprese nell’ambito di una o più aree specifiche.
Ma l’EVAC può avere anche una finalità supplementare alla diffusione dei messaggi di emergenza, ovvero quella di diffondere comunicazioni in situazioni di normalità (come gli annunci al pubblico) oppure musica. Naturalmente, in caso di allarme la priorità assoluta va ai messaggi di emergenza.

Guida 2021 al Superbonus 110%

Superbonus 110%: online la guida aggiornata dell’Agenzia delle Entrate con le ultime novità 2021-2022, comprese quelle del decreto Semplificazioni.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’aggiornamento a settembre 2021 la guida sul Superbonus 110%. L’aggiornamento tiene conto di tutte le novità, comprese quelle del Decreto Semplificazioni (DL 77/2021), dopo quelle apportate dalla Legge di Bilancio.

Con la conversione in legge del decreto legge n. 77/2021, infatti, gli interventi di manutenzione straordinaria si possono realizzare con una CILA speciale, la Comunicazione d’inizio lavori asseverata per il Superbonus (CILAS).

Superbonus 110%: la guida aggiornata dell’Agenzia delle Entrate

Nella nuova Guida al Superbonus 110 ci sono dunque anche le indicazioni pratiche, e la documentazione da presentare per sfruttare le nuove agevolazioni per la rimozione delle barriere architettoniche in favore di soggetti di età superiore a 65 anni, i nuovi limiti di spesa per l’installazione di colonnine di ricarica elettriche e le novità per gli enti del terzo settore ETS, le detrazioni per lavori effettuati su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà.

Proroga superbonus 2022

Conferme dal Ministero dell’Economia nella NaDEF: Superbonus al 110% prorogato fino a dicembre 2023, la misura sarà inserita nella Legge di Bilancio 2022.

Nella Legge di Bilancio 2022 sarà inserita la prima proroga al 2023 del Superbonus al 110%: la NaDEF (Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2021), approvata il 29 settembre in Consiglio dei Ministri, prevede «il rinnovo di interventi in favore delle PMI e per la promozione dell’efficientamento energetico e dell’innovazione».

Il capitolo sugli obiettivi di finanza pubblica indica il prolungamento di diverse misure di rilievo economico e sociale, fra cui il Fondo di Garanzia per le PMI e gli incentivi all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi.

Il superbonus 110% nel 2022 e 2023

Attualmente è utilizzabile fino al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini o su edifici con un solo proprietario con non più di quattro unità immobiliari, per i quali alla data del 30 giugno 2022 siano stati eseguiti lavori per almeno il 60% dell’intervento.

La proroga annunciata è al dicembre del 2023, bisogna vedere come sarà formulata per definirne con precisione il raggio d’azione, in ogni caso c’è l’indicazione sulla proroga, prevedibilmente inserita nella manovra che il Governo deve presentare entro metà ottobre.

Il Superbonus 110% è regolamentato dall’articolo 119 del DL 34/2020. Ricordiamo che il successivo articolo 121 dello stesso decreto prevede le opzioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura, anch’esse in scadenza a fine anno.

CEI 64-8 _ 8a edizione

Pubblicata la nuova edizione della Norma CEI 64-8 per impianti elettrici utilizzatori

Settembre 2021, è stata pubblicata la 8a edizione della Norma CEI 64-8 per impianti elettrici utilizzatori. Norma che precisa i requisiti per la progettazione e la realizzazione di un impianto elettrico utilizzatore di BT.
La Norma costituisce il riferimento normativo CEI, per eseguire impianti elettrici alla regola dell’arte, come espressamente richiesto dalla Legge 186/68 e dal DM 37/08 , e sulla sicurezza degli impianti tecnici all’interno degli edifici.
Dopo nove anni dalla pubblicazione della 7a edizione; l’edizione CEI del 2021, incorpora tutte le varianti che si sono succedute nel frattempo, e integra diversi nuovi contenuti.

Bonus Terme

Bonus Terme: il 28 ottobre sarà on-line la piattaforma di registrazione, e dal 8 novembre le prenotazioni on-line per il contributo fino a 200 euro.

Dal 28 ottobre sarà on-line la piattaforma di Invitalia per la registrazione degli stabilimenti termali che vogliono aderire al Bonus Terme, mentre le richieste del contributo a fondo perduto fino a € 200,00, possono essere inoltrate con prenotazione dei servizi termali a partire dal 8 novembre.

Si tratta di un intervento di sostegno ad un settore particolarmente colpito dall’emergenza Covid; il suo scopo è offrire un ristoro economico per l’offerta di servizi che non è stato possibile erogare per lunghi mesi, a causa della pandemia.

Bonus Terme, come funziona

Il Bonus Terme consiste in uno sconto a copertura integrale (100%) del prezzo dei servizi termali, fino a un tetto massimo di € 200, 00, può essere richiesto direttamente in fase di acquisto presso gli stabilimenti termali accreditati.

Impianto Multiservizio

Glossario Impianto Multiservizio _ Banda ultralarga degli edifici nuovi e ristrutturati ai sensi della Legge n. 164/2014 art. 6 ter

Impianto multiservizio: è l’infrastruttura fisica passiva multiservizio interna ad un edificio dedicata agli impianti di comunicazione elettronica.

È costituita da:

  • Adeguati spazi installativi
  • Punti di accesso (dal tetto e dalla base dell’edificio)
  • Rete di distribuzione del segnale con cavi in fibra ottica monomodali.

QDSA: Quadro Distributore dei Segnali di Appartamento. Costituisce il centro stella nel quale convergono i vari cavi in rame e fibra ottica e trovano posto gli apparati per la gestione dei segnali stessi, compreso il deviatore/ divisione per i segnali TV.

HNI: Home Network Interface. Introdotto dalla guida CEI 100-7 costituisce il punto di derivazione per il collegamento della singola unità abitativa per i segnali televisivi digitali.

CSOE: Centro Servizi Ottici d’Edificio. È il punto di ingresso dei servizi di connettività offerti dalle TLC nell’edificio e il punto di partenza dei fasci di fibre dirette a ciascuna unità immobiliare. Tipicamente sta al piano terreno dell’edificio in punto facilmente accessibile dai tecnici.

ROE: Ripartitore Ottico di Edificio. È il punto di interconnessione tra la rete ottica secondaria (FTTH) e il cablaggio verticale.

PIANO TRANSIZIONE 4.0

Piano Transizione 4.0

Il Piano Transizione 4.0 è la nuova politica industriale del paese, votata fin da subito alla sostenibilità e all’inclusione.
Ma cos’è il Piano Transizione 4.0 nel dettaglio? Cosa si intende per Piano Transizione 4.0 bonus macchinari?

Approfondiamo cosa prevede il piano, come si accede alle agevolazioni, a quanto ammontano le aliquote spettanti e come utilizzare i crediti d’imposta.

Cos’è il Piano transizione 4.0

Il Piano Transizione 4.0 è l’iniziativa con cui il Mise, Ministero dello Sviluppo Economico ha introdotto un incentivo per invitare le imprese a fare investimenti in beni strumentali nuovi.
In termini di finanziamento, alla base del Piano ci sono:

  • Le risorse stanziate dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge n. 178 del 30/12/2020, articolo 1, comma 1051 e seguenti)
  • Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) a cui è collegata la legge, che stanzia oltre 24 miliardi di euro per il biennio 2021-2022.
  • Nella pratica, l’incentivo, chiamato anche “bonus macchinari” consiste in un credito d’imposta il cui importo è commisurato al costo dei beni acquistati.

Il Piano Transizione 4.0 si propone quindi lo scopo di incentivare l’innovazione e la cosiddetta Industria 4.0, (link alla pagina) attraverso delle agevolazioni fiscali che vengono elargite in forma di credito d’imposta sugli investimenti effettuati dalle imprese in beni materiali e immateriali.

Tessera Sanitaria Elettronica per le prestazioni del SSN e il Green Pass Covid: come si ottiene e si utilizza attivandola come Carta Nazionale dei Servizi.

Tessera Sanitaria Elettronica e attivarla come CNS

Tessera Sanitaria Elettronica- Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS)

A partire dal 2011 i cittadini italiani hanno iniziato a ricevere gratuitamente la Tessera Sanitaria Elettronica, che svolge anche la funzione di Carta nazionale dei Servizi (CNS) e consente ai cittadini residenti l’accesso sicuro ad una serie di servizi online erogati da tutte le Pubbliche Amministrazioni (compreso ad esempio il rilascio del Green Pass Covid).

Vediamo come funziona e come si attiva.

Tessera Sanitaria Elettronica: rilascio

La Tessera Sanitaria-Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS) si riceve automaticamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, quando la ASL comunica i dati di assistenza al Sistema TS.

Ai nuovi nati, dopo l’attribuzione del codice fiscale da parte del Comune o di un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, viene inviata automaticamente una tessera con validità di un anno, che poi verrà sostituita alla sua scadenza con la tessera con scadenza standard, una volta acquisiti i dati di assistenza dalla ASL competente. Per ottenere la tessera sanitaria elettronica, nel caso in cui non si sia ancora ricevuta, è possibile rivolgersi alla propria ASL=ULSS di appartenenza.

Per il rilascio del codice fiscale è invece necessario rivolgersi ad un ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

Tessera Sanitaria Elettronica: validità 

TS-CSN Microcip

La Tessera Sanitaria Elettronica ha una validità di 6 anni, è dotata di un microchip che contiene i dati anagrafici del Titolare ed un Certificato di Autenticazione necessario per l’identificazione del proprietario all’interno dei sistemi informatici della Pubblica Amministrazione.

La nuova versione della Tessera Sanitaria rappresenta così l’evoluzione tecnologica della Tessera senza chip consentendo di accedere, oltre che ai servizi sanitari normalmente fruibili con la TS, anche ai servizi offerti online della PA in assoluta sicurezza e nel rispetto della privacy.

“Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a), punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”.


Il registro antincendio, chiarimenti sull’obbligatorietà

Il tema del registro antincendio e dei soggetti obbligati ad averlo e compilarlo ha sempre suscitato molto interesse.
Ancor più alla luce dell’incendio che ha devastato il commesso residenziale Torre del Moro a Milano, che ha portato all’evacuazione di 60 famiglie e a diverse persone intossicate, per fortuna senza alcun decesso.
Ora le cause del rogo sono sotto indagine, ma sembra che siano stati utilizzati materiali inadeguati per la costruzione del cappotto e che vi siano lacune nell’impianto antincendio.
Il fatto di cronaca sposta quindi l’attenzione anche sul registro antincendio, sulla sua utilità e obbligatorietà.
Cerchiamo in questo post di fornire un approfondimento.

Registro Antincendio: cos’è e chi lo deve fare

Viene chiamato anche “Registro delle Manutenzioni” è stato istituito con lo scopo di garantire l’efficienza e l’effettività dei controlli dei presidi antincendio presenti nell’ambiente di lavoro al fine di impedire, per quanto possibile, i rischi connessi all’incendio, e quindi salvaguardare la sicurezza dei lavoratori.
Il registro antincendio non ha una struttura e forma definita, ma deve essere articolato in accordo con le norme tecniche relative ai presidi antincendio, da tenere sotto controllo.
Dovrà essere compilato e custodito dal responsabile dell’attività o da Persona Responsabile o Persona Competente, come definiti dalle norme antincendio di cui (es. UNI 671-3-2029)
Il registro antincendio risulta quindi obbligatorio in tutte le attività, ed è la persona responsabile a doverlo compilare e firmare.
L’obbligo di tenuta del registro dei controlli antincendio è sancito dal comma 2, dove si fa riferimento alle attività di cui al comma 1, ossia quelle non soggette al DLgs 81/08.

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