Efficienza energetica PA

Fondo Kyoto: efficientamento energetico degli edifici pubblici

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.147 del 22 giugno 2021, il comunicato del Ministero della Transizione Ecologica relativo l’apertura dello sportello per la presentazione delle domande di concessione di finanziamenti a tasso agevolato per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici

Possono beneficiare dei finanziamenti i soggetti pubblici proprietari degli immobili oggetto di intervento, nonché i soggetti pubblici che hanno in uso i medesimi immobili, con riferimento alle seguenti strutture:

  • immobili destinati all’istruzione scolastica, ivi inclusi gli asili nido e all’istruzione universitaria, nonché gli edifici pubblici dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica;
  • impianti sportivi, non compresi nel “Piano per la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane” di cui al comma 3 dell’articolo 15 del decreto-legge 25 novembre 2015, n. 185;
  • edifici adibiti a ospedali, policlinici e a servizi socio-sanitari.

Possono altresì beneficiare dei finanziamenti i fondi di investimento immobiliare di cui al decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98.

Va inoltre ricordato che i progetti presentati, dovranno garantire un miglioramento nel parametro di efficienza energetica dell’edificio, di almeno due classi energetiche.
Sono ammessi al finanziamento gli interventi di efficienza energetica quali:

  • la sostituzione degli impianti;
  • l’installazione di pompe di calore;
  • la sostituzione dei serramenti;
  • la realizzazione del cappotto termico;
  • nonché misure di risparmio ed efficientamento idrico.

Possono essere ammessi al finanziamento, anche interventi strutturali per la prevenzione sismica degli edifici, inoltre interventi per la bonifica o per la messa in sicurezza delle parti dell’immobile, o di sue pertinenze, contaminate da amianto, nella misura massima del 50% del valore complessivo dell’opera. Per partecipare è necessario allegare, oltre ai documenti di progetto, la diagnosi energetica e l’attestato di prestazione energetica dell’immobile oggetto dell’intervento ante intervento.

Aumento bollette luce e gas

Le bollette di luce e gas dal 1° luglio aumentano così tanto _ +9,9% per l’elettricità e +15,3% per il gas

ARERA ha annunciato il consueto aggiornamento dei prezzi di luce e gas per il terzo trimestre del 2021 (luglio – settembre).
A partire dal 1° luglio è previsto un aumento a dir poco considerevole, del +9,9% per la bolletta dell’elettricità e del +15,3% per il gas, per il terzo trimestre dell’anno 2021, per una “famiglia tipo” in tutela (il consumo annuo si aggira su 2800 kWh di energia elettrica con potenza impegnata di 3 kW e di 1400 standard metri cubi annui per il gas naturale).
L’aumento sui prezzi di luce e gas andrà a colpire direttamente sia i clienti in tutela, ma inevitabilmente ci sarà un effetto su tutto il mercato energetico.
Per la “famiglia tipo” si registrerà una spesa di circa 560 euro per l’energia elettrica (+12%) e 995 euro per il gas naturale (-1,3%) nell’anno scorrevole (dal 1° ottobre 2020 – 30 settembre 2021).

Le cause dell’aumento del prezzo

A cosa è dovuto un rincaro così alto?

La causa degli aumenti sono legati al trend del forte aumento delle quotazioni delle materie prime energetiche, in continua crescita da inizio anno per la ripresa delle economie, dopo i ribassi dovuti alla pandemia, nonché alla crescita dei prezzi dei permessi di emissione di CO2, hanno comportato un aumento di circa il 20% della bolletta dell’elettricità.

Il costo dell’energia è aumentato significativamente nell’ultimo anno a causa di una varietà di fattori, tra cui l’aumento del prezzo del petrolio grezzo, che è triplicato nell’ultimo anno.

Nuovo digitale terrestre

Bonus rottamazione TV: sconto fino a 100 euro per tutti

E’ quasi operativo il bonus rottamazione TV, che offre uno sconto fino a 100 euro per l’acquisto di un televisore compatibile con i nuovi standard di trasmissione del digitale terrestre Dvbt-2/Hevc Main 10.

Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto attuativo che rende possibile ottenere lo sconto del 20% sul prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 100 euro, rottamando un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018.

Solamente dopo 15 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale sarà possibile ottenere lo sconto.

A differenza del precedente incentivo, che resta comunque in vigore ed è pertanto cumulabile per coloro che sono in possesso dei requisiti ISEE, questo bonus rottamazione TV si rivolge a tutti i cittadini perchè non prevede soglie di reddito.

Fotovoltaico mono 6KW

Impianti fotovoltaici che accedono al Superbonus 110%: nuova delibera di ARERA, “Gli impianti FV che accedono al Superbonus sono Unità di produzione”.

Con la delibera 22 dicembre 2020, n. 581/2020/R/eel, l’Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha dato mandato a Terna di modificare i criteri per l’individuazione delle Unità di produzione presenti nel Capitolo 4 del “Codice di rete”.

Arera comunica che tali modifiche sono necessarie per dare piena attuazione a quanto previsto dal Dl 34/2020 coordinato con la legge di conversione 77/20, riguardo l’accesso al Superbonus 110 degli impianti fotovoltaici.

Tale Decreto, impone ai produttori che accedono al Superbonus di cedere al Gestore dei servizi energetici (GSE) l’energia prodotta e non autoconsumata, anche in casi di potenziamento dell’impianto fotovoltaico.

Volontari ONLUS

La sicurezza di volontari, collaboratori e dipendenti, negli enti terzo settore.

Ricordiamo che il 10 settembre 2018 veniva pubblicato, in Gazzetta Ufficiale, il decreto “correttivo” del Codice del Terzo Settore (D. Lgs. 117/2017).
Il presente decreto non stravolgeva la precedente linea normativa, ma riprendeva in realtà quello già approvato dal Consiglio dei Ministri a marzo 2018.
La Riforma del Terzo Settore ha definito con precisione i compiti attribuiti agli Enti del Terzo Settore (ETS), e ha inserito l’autocontrollo come adempimento legislativo.
Tra le materie oggetto di autocontrollo rientra anche la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il volontario, secondo il D.Lgs. 81/08, è equiparato alla figura del lavoratore autonomo, in quanto le sue attività rientrano nelle mansioni lavorative. Il punto del Testo Unico che si riferisce alle responsabilità delle associazioni nei confronti dei volontari è l’art. 3, il quale definisce il campo di applicazione della normativa. Nel comma 1 infatti si stabilisce che il D.Lsg. 81/08, si applica a tutti i settori e tipologie di rischi, e nel comma 4 specifica che la normativa si applica a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti a essi equiparati: anche ai volontari.
Inoltre, l’art. 3 comma 12-bis prevede che per i volontari siano garantite le forme di tutela identificate per i lavoratori autonomi, e che gli ETS definiscano accordi con i volontari che identifichino le modalità di attuazione della tutela.
Intervenendo quindi sui principi dell’autocontrollo, la riforma del Terzo Settore vincola le associazioni a riflettere sulle tematiche di salute e sicurezza dei volontari, attraverso un percorso formativo per acquisire consapevolezza sugli obblighi legislativi, in particolare su responsabilità, adempimenti e sanzioni previste.
I punti principali delle disposizioni legislative sono:

  • responsabilità degli enti con collaboratori e volontari;
  • responsabilità degli enti con lavoratori e lavoratrici;
  • il sistema sanzionatorio previsto;
  • il principio di effettività;
  • ETS che operano in convenzione.

Anno bianco

Esonero contributivo professionisti, firmato il decreto

Dopo mesi di attesa, il Ministro del Lavoro ha firmato il decreto interministeriale che definisce regole e requisiti (sbloccando di fatto l’anno detto “bianco” della contribuzione previsto dalla Legge di Bilancio 2021), riguardanti i professionisti e quei lavoratori che vogliono ottenere l’esonero contributivo.

Chi potrà beneficiare dell’esonero?

Stando al decreto emanato, potranno beneficiarne i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alla Gestione separata INPS, inoltre tutti quei professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza come medici, infermieri e altri professionisti e operatori sanitari a cui sono stati conferiti incarichi di lavoro autonomo o di collaborazione coordinata e continuativa per far fronte all’emergenza pandemica.

Requisiti di reddito

Le prime due categorie di soggetti hanno diritto all’esonero parziale dai contributi dovuti per l’anno 2021 se rientrano nei seguenti requisiti:

  • hanno percepito nel periodo d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro; hanno subito un calo del fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33% rispetto a quelli dell’anno 2019.
  • i lavoratori autonomi e professionisti non devono essere titolari di contratto di lavoro subordinato e non devono essere titolari di pensione diretta, solo ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità o di altre somme ad integrazione del reddito a titolo di invalidità di natura previdenziale.

posto di lavoro vaccinazione

Vaccinazioni in azienda, la lista per priorità all’esame della Conferenza Stato-Regioni.

Il documento ammette la possibilità di costituire dei poli vaccinali su base territoriale o per siti produttivi per favorire l’accesso anche a piccole imprese e accelerare ulteriormente la campagna vaccinale.
L’elenco dei settori produttivi, individuati con i codici Ateco e suddivisi sulla base di tre classi di priorità, che potranno avviare le vaccinazioni in azienda, è stato trasmesso alle Regioni.
Nella settimana odierna il documento tecnico operativo passerà all’esame della Conferenza Stato-Regioni.
Il criterio adottato è quello di tutelare chi è a maggior rischio di contagio da Sars-Cov-2.
La potenziale platea sfiora un totale i 17,8 milioni di lavoratori, ma escludendo le categorie che sono già state vaccinate (come operatori sanitari e forze dell’ordine), il numero di coloro che potrebbero ricevere la vaccinazione in azienda scende a 12,3 milioni.
Allo stato attuale sono già 732 i siti aziendali accreditati presso la struttura commissariale del Generale Figliuolo.
Il documento ammette la possibilità di costituire dei poli vaccinali su base territoriale o per siti produttivi per favorire l’accesso anche alle piccole imprese, e quindi accelerare ulteriormente la campagna vaccinale.

 

Fonte INAIL  _ Indicazioni ad interim per la vaccinazione Anti-Sars-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro

 

 

 

 

Green Pass

Certificazione verde Covid 19 – SARS-CoV-2, che cos’è

Per certificazione verde si intende un certificato comprovante uno dei seguenti stati:

  • lo stato di completamento del ciclo vaccinale contro il SARS-CoV-2
  • la guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2 (che corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo)
  • il referto di un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus SARS-CoV-2 e che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti.

Alcuni Esempi:

  • il normale certificato vaccinale rilasciato dalla Regione o dalla ASL alla fine del ciclo vaccinale, che indica anche il numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste per l’individuo, è considerato un certificato verde Covid-19
  • il certificato di fine isolamento rilasciato dalla ASL è considerato un certificato verde Covid-19
  • il referto del test antigenico negativo effettuato presso le farmacie autorizzate o i medici di medicina generale/pediatri di libera scelta è considerato un certificato verde Covid-19.

Illuminazione pubblica

 

La Regione Lombardia, attraverso questo bando “Illumina”, eroga risorse al fine di aumentare l’efficienza energetica e ridurre l’inquinamento luminoso degli impianti di illuminazione pubblica, migliorando le caratteristiche illuminotecniche e di rendimento energetico nonché la sicurezza della circolazione e degli impianti.
La dotazione finanziaria dell’iniziativa, è complessivamente pari a 15 milioni di euro, e ripartita su tre annualità:

  • 4 milioni già stanziati nel 2021
  • 5 milioni verranno stanziati nel 2022
  • 6 milioni verranno stanziati nel 2023

Ogni intervento ammesso deve essere realizzato, collaudato e rendicontato entro il 30 novembre 2023.
Il bando, con procedura valutativa a graduatoria delle istanze che verranno presentate, è rivolto a tutti i Comuni lombardi con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.

Contributi per Impianti sportivi

Contributi della Regione Veneto, per interventi di riqualificazione degli impianti sportivi

Il 23 aprile 2021, è stato pubblicato dalla Regione Veneto il Bando dedicato ad interventi di miglioria, riqualificazione anche strutturale, degli impianti sportivi.
L’obiettivo del Bando è quello di migliorare l’offerta impiantistica strutturale nel settore dello sport.
All’attività motoria, infatti, viene riconosciuto un valore sia sociale, formativo ed educativo, per questo, la Regione Veneto, intende incentivare opere di riqualificazione, messa in sicurezza e di abbattimento delle barriere architettoniche, oltre alla realizzazione di nuove aree destinate all’attività sportiva.
Possono partecipare al Bando tutti gli Enti Locali sia in forma singola che in forma associata.
La Regione ha stanziato 700.000,00 euro.
I Comuni potranno presentare una sola istanza che potrà riguardare un solo intervento, l’importo non potrà essere inferiore a 10.000,00 euro e non superiore a 50.000,00 euro.
Sarà possibile ottenere un contributo fino al 100% della spesa sostenuta per un massimo di 50.000,00 euro.
Scadenza
La domanda di partecipazione dovrà essere presentata entro il 25 maggio 2021

 

Fonte Regione Veneto

 

 

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