Perizia per l’Industria 4.0
L’argomento Industria 4.0 e Transizione 4.0 ha creato, e sta ancora creando, alcuni equivoci che è bene chiarire. Spesso il cliente pone delle domande e si è pensato di raccogliere, per fornire una risposta più o meno univoca, in base alla legge vigente.
La perizia 4.0 è obbligatoria per accedere al credito d’imposta
La perizia 4.0 non è obbligatoria ma è fortemente consigliata per evitare di incappare in mancanze e inadeguatezze documentali che risulterebbero non solo penalizzanti, ma anche vincolanti per ricevere lo sgravio fiscale. Per ulteriore approfondimento, il rilascio della perizia è d’obbligo qualora si tratti di un investimento superiore a 300 mila euro, mentre è comunque consigliato anche per importi inferiori. Nonostante questo, è doveroso precisare che la perizia non è un documento fiscale, ma è una relazione di tipo tecnico.
Perché richiedere la perizia 4.0
La perizia serve per attestare che il bene acquistato disponga di tutte le caratteristiche richieste che possano concedere all’acquirente l’accesso certo al credito d’imposta. Spesso capita che alcuni venditori di impianti o di macchinari possano essere poco chiari verso l’acquirente e proporre un macchinario che solo in parte soddisfi i requisiti Industria 4.0. L’ausilio di un perito industriale è utile dalle prime fasi di preventivo fino a quelle dell’eventuale collaudo. Il perito, iscritto regolarmente all’albo di categoria, è la figura professionale preposta per eseguire la perizia 4.0.
E’ possibile inserire più beni all’interno di un’unica perizia
L’introduzione di più beni è ammessa a patto che per ciascuno vengano riportate perfettamente tutte le caratteristiche richieste per la concessione dello sgravio fiscale. Se, ad esempio, la perizia comprende 5 macchinari, tutti devono riportare le caratteristiche obbligatorie per poter beneficiare del credito d’imposta sull’intero importo calcolato.
La perizia serve anche quando c’è la marcatura CE
La marcatura CE non è affatto sostitutiva della perizia. Si tratta di due cose totalmente differenti. Infatti, esistono macchinari che pur essendo marchiati CE, non presentano tutti i requisiti per la richiesta del credito di imposta.